Ogni volta che un cliente compra un blocco grezzo con effettuazione di collaudo con metodo online Marmo3D, si evitano tutti i rischi collegati con la presenza di visitatori estranei all’impresa (tali sono i clienti) nei piazzali di vendita. Luoghi che in realtà altro non sono che depositi logistici (frequentati da mezzi pesanti, con ricorrenti operazioni di sollevamento di oggetti pesanti anche decine di tonnellate) organizzati per ricevere, stoccare, spedire blocchi di marmo.

L’inevitabile utilizzo di tali luoghi come location vocata alla vendita è di fatto una forzatura in termini, un necessario adeguamento dei criteri di sicurezza alle esigenze del commercio:

mentre da un lato risulta necessario concedere ad ogni potenziale compratore l’accesso al piazzale ed assecondare molto spesso le richieste di salire sul blocco o di sollevamento del blocco stesso a scopo di collaudo, purtroppo spesso risulta difficoltoso per l’impresa che gestisce un piazzale imporre ai propri visitatori-clienti le più elementari norme di sicurezza: e così diventa prassi tollerata veder salire uno o più clienti su un blocco bagnato con il rischio di cadere, vederli avvicinare ad un blocco sollevato con imbracatura di funi non rispettando le distanze di sicurezza, non poter evitare l’attraversamento di un percorso carrabile normalmente frequentato da mezzi di trasporto in entrata – uscita (magari impegnati in fase di manovra con ridotta visibilità): i due sistemi (logistico e commerciale) convivono inevitabilmente nel medesimo spazio, mettendo a rischio l’incolumità e a volte purtroppo la stessa vita dei visitatori (meno preparati e meno docili dei dipendenti agli obblighi di utilizzo DPI e di comportamenti affini alla sicurezza) con diretta responsabilità civile e penale del titolare e/o del direttore in carica.

Grazie alla possibilità di collaudo remoto offerta da Marmo3D i piazzali logistici torneranno gradualmente alla loro funzionalità primaria e potremo finalmente assistere alla conseguente riduzione delle occasioni di infortunio legate alle attività commerciali effettuate fino ad oggi necessariamente nei piazzali logistici.

 

 

Every time a customer buys a rough block with the Marmo3D online method tested, all risks associated with the presence of visitors from outside the company (such are the customers) in the sales areas are avoided. Places that in reality are nothing more than logistical warehouses (frequented by heavy vehicles, with recurring lifting operations of heavy objects up to tens of tons) organized to receive, store, and ship blocks of marble.

The inevitable use of these places as a location suitable for sale is forcing in terms, a necessary adaptation of the safety criteria to the needs of the trade:

while on the one hand it is necessary to grant every potential buyer access to the yard and very often comply with the requests to climb the block or to lift the block itself for testing purposes, unfortunately it is often difficult for the company that manages a yard to impose to its visitors-customers the most elementary safety rules: and thus it becomes tolerated practice to see one or more customers climb on a wet block with the risk of falling, to see them approach a block raised with a harness of ropes not respecting the safety distances, not being able to avoid crossing a driveway normally frequented by incoming – outgoing means of transport (perhaps engaged in maneuvering with reduced visibility): the two systems (logistic and commercial) inevitably coexist in the same space, putting the ‘safety and sometimes unfortunately the very life of the visitors (less prepared and less docile than the employees to the obligations use of PPE and behavior related to safety) with direct civil and criminal liability of the owner and / or director in office.

Thanks to the possibility of remote testing offered by Marmo3D, the logistic yards will gradually return to their primary function and we will finally be able to witness the consequent reduction of accidents linked to the commercial activities carried out up to now necessarily in the logistic yards.